EXPLICIT CHANGE

Dal 9 al 22 Marzo EXPLICIT CHANGE è stata esposta fra le strade di Bitonto come mostra urbana, sostenuta dal comune di Bitonto (BA), portando fra le strade le opere dell’artista barese Margherita Ragno.
Questa prima mostra, inaugurata proprio in occasione del periodo dell’anno dedicato alle donne, decide di celebrare il femminile come concetto assoluto, oltre i generi, l’età e i rigidi canoni – formali – di bellezza.
L’esposizione di repliche digitali delle opere di Margherita Ragno all’interno di spazi pubblicitari ha offerto la possibilità di godere di un museo a cielo aperto. Inoltre, ad ogni opera è stato associato un QR-code che ha permesso di ascoltare brevi stralci di interviste a donne che si sono rese protagoniste di cambiamenti sociali, culturali e/o politici.

Per l’intervista integrale qui
 

Discover: Margherita Ragno

Alda Giuseppina Angela Merini è stata una poetessa, aforista e scrittrice italiana segnata da un’infanzia turbolenta e una vita che anche successivamente non si rivelerà da meno. Come autrice esordì giovanissima, a soli quindici anni, ma già nel ’47 venne internata in una clinica psichiatrica a causa di forti instabilità. Per Alda l’intera vita sarà costellata da difficili periodi di isolamento, causati dall’internamento in diverse cliniche psichiatriche anche per periodi molto lunghi, a causa delle quali le figlie saranno affidate ad altre famiglie. Periodi di salute e malattia, probabilmente dovuti al disturbo bipolare, si alternano a fasi di intensa scrittura che la porteranno a produrre testi memorabili. Grazie alla sua produzione poetica, Alda Merini sarà consacrata come una delle più importanti poetesse italiane.

“Il femminismo è stato a lungo associato alla sua versione più estrema, ed è per questo che la gente pensa alle femministe come a delle donne pazze che colpiscono gli uomini e non si depilano. Stereotipi davvero negativi, giusto? È un attacco al femminismo, e così le persone non vogliono associarsi a quello che la gente ha detto a me. Perché chiami te stessa femminista? Perché non dici che sei un’umanista o un equalista? Ma questo è quello che il femminismo è. Il femminismo è giustizia per tutti. Ma c’è bisogno di definire il problema. E il problema è che le donne sono state escluse. Quindi abbiamo bisogno di definirlo per quello che è, specialmente perché è sbagliato”

Chimamanda Ngozi Adichie (Enugu, 15 settembre 1977) è una scrittrice nigeriana. Attenta alle tematiche di genere, Chimamanda è spesso intervenuta sul tema del femminismo. In uno dei suoi interventi, tenuto nel 2012 per TED-X (“Dovremmo essere tutti femministi”), Chimamanda ribadisce che tutte le donne dovrebbero aspirare a raggiungere l’indipendenza – economica e sociale – e afferma che il termine femminismo è fondamentalmente legato ai diritti umani e in particolare ai problemi di genere. Tutti, compresi gli uomini, dovrebbero infatti impegnarsi per vivere in un mondo più equo.

Alda Giuseppina Angela Merini è stata una poetessa, aforista e scrittrice italiana segnata da un’infanzia turbolenta e una vita che anche successivamente non si rivelerà da meno. Come autrice esordì giovanissima, a soli quindici anni, ma già nel ’47 venne internata in una clinica psichiatrica a causa di forti instabilità. Per Alda l’intera vita sarà costellata da difficili periodi di isolamento, causati dall’internamento in diverse cliniche psichiatriche anche per periodi molto lunghi, a causa delle quali le figlie saranno affidate ad altre famiglie. Periodi di salute e malattia, probabilmente dovuti al disturbo bipolare, si alternano a fasi di intensa scrittura che la porteranno a produrre testi memorabili. Grazie alla sua produzione poetica, Alda Merini sarà consacrata come una delle più importanti poetesse italiane.

Paola Cortellesi è un’attrice, comica, imitatrice e sceneggiatrice italiana. Raggiunge il successo grazie alla collaborazione con la Gialappa’s Band ma nel frattempo non abbandona il teatro, partecipando a numerosi spettacoli del regista Furio Andreotti, oltre che a diverse pellicole cinematografiche. A parte la crescente fama come conduttrice comica e attrice, Paola Cortellesi si distingue per memorabili monologhi dalle tematiche forti, fra le quali la violenza domestica e la transfobia.

“C’è una grande nuova generazione e il movimento legato alla crisi climatica è davvero importante, con Greta Thunberg e tutte le persone che stanno facendo questo tipo lavoro, ma questo e i movimenti legati ai diritti delle donne sono interconnessi. Perciò, coloro che vogliono reprimere le donne, sono gli stessi che stanno fingendo che non ci sia una crisi climatica. Quindi, sopprimere la voce delle donne, significa sopprimere alcune delle voci più potenti su cambiamento climatico”

Margaret Atwood è una poetessa, critica, saggista e scrittrice di romanzi canadese. Margaret inizia a scrivere già dall’età di sei anni ma la sua carriera di scrittrice inizia ufficialmente nel 1966 con The Circle Game, la raccolta di poesie basata sul conflitto tra uomo e natura. Nel 1985 esce The Handmaid’s Tale, la sua opera più famosa, grazie alla quale vince diversi premi e riconoscimenti internazionali. In The Handmaid’s Tale, Margaret descrive la distopica realtà di un’oscurantista America del futuro dove le donne (di qualunque sfera sociale) sono completamente soggiogate dallo Stato. Il romanzo è fortemente politico, incentrato sull’alienazione delle donne trasformate in oggetti, sulle dinamiche di potere tra i generi e sulle responsabilità morali delle sue protagoniste. Centrale nel romanzo, e anche nella maggior parte dei lavori di Atwood, è la fluidità di lettura, che ha reso le sue opere fruibili ad un vasto pubblico.

Paola Cortellesi è un’attrice, comica, imitatrice e sceneggiatrice italiana. Raggiunge il successo grazie alla collaborazione con la Gialappa’s Band ma nel frattempo non abbandona il teatro, partecipando a numerosi spettacoli del regista Furio Andreotti, oltre che a diverse pellicole cinematografiche. A parte la crescente fama come conduttrice comica e attrice, Paola Cortellesi si distingue per memorabili monologhi dalle tematiche forti, fra le quali la violenza domestica e la transfobia.

Margherita Hack è stata un’astrofisica italiana. Divenne nota per le straordinarie capacità di divulgatrice scientifica e per l’attività accademica internazionale, ma anche per l’impegno sociale e politico. Margherita Hack difendeva l’idea per cui l’etica deve essere indipendente dalla religione e legarsi strettamente a “principi di coscienza” che permetterebbero a tutti di avere rispetto del prossimo, della sua libertà e individualità.

“Ho amato le Pussy Riot perché nelle interviste i membri della band dicono che effettivamente loro volevano prendere l’idea dell’organo sessuale femminile che è stato denigrato in praticamente tutte le culture che conosciamo. Loro l’hanno preso e hanno specificamente detto: “noi stiamo per rendere questo il luogo della ribellione contro il patriarcato” e credo che questa sia una delle ragioni per cui hanno sfidato in modo così potente un uomo che l’ultima cosa che si aspettava era avere a che fare con un gruppo di donne che hanno chiamato sé stesse “vagina”. […] Questo è davvero un grande momento per il ritorno del femminismo, per scoprire che quello che queste giovani donne stanno dicendo in modo articolato in Russia, che è del tutto simile [alle altre manifestazioni], e questo sta dando alle proteste un tipo di forza e un senso di identificazione che altrimenti non ci sarebbe stato” Joan Alison Smith è una giornalista inglese, scrittrice e attivista per i diritti umani, ex presidente del comitato Writers in Prison nella sezione inglese di International PEN ed è stata direttrice esecutiva di Hacked Off. In questa intervista parla delle Pussy Riot, un collettivo punk rock russo, femminista e politicamente impegnato che negli ultimi dieci anni ha organizzato proteste per lo sviluppo della democrazia, per i diritti delle donne e della comunità LGBT, in Russia e in altre parti del mondo. A causa delle loro proteste – la più famosa delle quali si è svolta in una cattedrale cristiana ortodossa a Mosca – sono state arrestate e imprigionate più volte dalle autorità russe.
“C’è da dire che oggi in Francia, ed è un po’ la stessa cosa in altri paesi, si sente spesso dire che il femminismo è obsoleto, che il femminismo è fuori moda. Ma io non ci credo affatto. Voi conoscete le mie idee sulla condizione delle donne, e che per le donne quello che bisogna raggiungere è una emancipazione totale, radicale, che renda loro veramente pari agli uomini, in tutto. E questa emancipazione si può ottenere soltanto attraverso il lavoro. È necessario che le donne lavorino, in maniera universale, e che sia per loro normale come per gli uomini, affinché dal punto di vista intellettuale, psicologico e morale esse possano davvero sentirsi, profondamente e internamente, uguali agli uomini. Così che possano avere delle responsabilità economiche, politiche, sociali che siano equivalenti” Simone de Beauvoir Simone de Beauvoir è stata una scrittrice francese celebre per le sue posizioni femministe e per la scrittura del famoso saggio “Il secondo sesso”. Simone de Beauvoir è considerata la madre del movimento femminista, nato in seguito alle contestazioni studentesche del maggio 1968 e i seguenti anni Settanta la videro attiva su diversi fronti. Tra i vari, nel 1971 scrisse “Il Manifesto delle 343 puttane” firmato da 343 donne fra intellettuali, attrici, e donne comuni che si autodenunciavano per aver fatto ricorso all’aborto (che ai tempi era ancora vietato per legge).

Paola Cortellesi è un’attrice, comica, imitatrice e sceneggiatrice italiana. Raggiunge il successo grazie alla collaborazione con la Gialappa’s Band ma nel frattempo non abbandona il teatro, partecipando a numerosi spettacoli del regista Furio Andreotti, oltre che a diverse pellicole cinematografiche. A parte la crescente fama come conduttrice comica e attrice, Paola Cortellesi si distingue per memorabili monologhi dalle tematiche forti, fra le quali la violenza domestica e la transfobia.

“Normalmente quel tipo di governi autoritari sorgono in tempi di paura e caos sociale, e quei tipi di governi arrivano perché qualcuno, non sempre ma spesso uomini, arriva e dice: “Vota per me, raddrizzerò tutto, sistemerò tutto, ma dovete fare quello che dico. E io mi sbarazzerò del caos ma le cose saranno a posto. Ma per quel che ci riguarda, noi dobbiamo uccidere queste persone.” E sfortunatamente c’è sempre qualcuno di “cattivo” che viene coinvolto, e quindi “uccidi queste persone”, “sopprimi queste persone” o “priva del potere questi altri”. E loro hanno sempre un programma che spinge le donne indietro, non importa quale sia il loro slogan politico, e non importa che loro dicano di essere di sinistra, destra, religiosi o atei o quel che sia” Margaret Atwood è una poetessa, critica, saggista e scrittrice di romanzi canadese. Margaret inizia a scrivere già dall’età di sei anni ma la sua carriera di scrittrice inizia ufficialmente nel 1966 con The Circle Game, la raccolta di poesie basata sul conflitto tra uomo e natura. Nel 1985 esce The Handmaid’s Tale, la sua opera più famosa, grazie alla quale vince diversi premi e riconoscimenti internazionali. In The Handmaid’s Tale, Margaret descrive la distopica realtà di un’oscurantista America del futuro dove le donne (di qualunque sfera sociale) sono completamente soggiogate dallo Stato. Il romanzo è fortemente politico, incentrato sull’alienazione delle donne trasformate in oggetti, sulle dinamiche di potere tra i generi e sulle responsabilità morali delle sue protagoniste. Centrale nel romanzo, e anche nella maggior parte dei lavori di Atwood, è la fluidità di lettura, che ha reso le sue opere fruibili ad un vasto pubblico.

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