Per secoli l’arte ha ricoperto un ruolo fondamentale nella vita e nella crescita di intere popolazioni. L’arte rappresentava un potente mezzo pedagogico fatto di immagini, richiami e colori.
Oggi sembra che questo aspetto dell’arte non abbia più un ruolo centrale, tanto da renderla distante e avulsa alla vita di ogni giorno. Tuttavia, anche il modo di fare arte può cambiare, evolversi e, perché no, tornare ad “insegnare” il rispetto per l’ambiente tramite un utilizzo consapevole delle risorse.

Questa è l’idea che ha ispirato il progetto di Anirudh Sharma, ricercatore al MIT Media Lab, sviluppato assieme ai ricercatori del Graviky Labs. Il progetto elaborato da questo team è sostanzialmente volto allo sviluppo di una tecnologia capace di creare inchiostro dall’inquinamento.
Sharma ha infatti creato un dispositivo, chiamato Air-Ink, che riesce a catturare gli inquinanti nocivi trasformandoli in inchiostro pulito. Questo è possibile attraverso un piccolo congegno, Kaalink, che può essere agganciato al tubo di scappamento di un’automobile o una motocicletta, ed è in grado di filtrare il 95 % del particolato nocivo.
Tutto il materiale recuperato viene modificato attraverso una serie di processi chimici fino alla sintetizzazione dell’inchiostro, reso completamente atossico e impermeabile. L’inchiostro è, infatti, il risultato della condensazione di effluenti gassosi a base di fuliggine, generati dalla combustione incompleta dei combustibili fossili (agenti che causano l’inquinamento atmosferico).
In seguito alla produzione di Air-Ink, Graviky Labs ha sostenuto la realizzazione di vari prodotti artistici al fine di promuovere la “green art”. Air-Ink rappresenta un ottimo modo per utilizzare e mitigare l’inquinamento atmosferico e grazie a questo dispositivo è possibile trasformare 45 minuti di emissioni di un’automobile in una ricarica completa per un pennarello da 30 ml.

Dal degrado alla ri-creazione, è questo il principale messaggio che l’innovativo sistema di Air-Ink sostiene, trasformando in realtà le parole di Buckminster Fuller: “l’inquinamento non è altro che risorse non utilizzate. Le disperdiamo perché non ne conosciamo il valore”.
La rivoluzione inizia proprio da qui: l’inquinamento e tutti gli agenti nocivi di cui abbiamo, invano, cercato di disfarci possono essere controllati e riutilizzati in maniera virtuosa e positiva e, perché no, trasformati in arte.